Come cala appena appena l’attenzione per il campionato, con la sosta è inevitabile, subito si riattizza quella per il calcio mercato, che non va mai in letargo. Molti sognano forze fresche in maglia viola a gennaio. Ma stavolta, contrariamente al 1998, nessuno è in partenza per il carnevale di Rio. Insomma la Fiorentina sta andando alla grande: primo posto in classifica (inimmaginabile), bel gioco, gruppo compatto, clima sereno. Inserire in questa squadra qualche nuovo elemento può costituire un completamento ma anche un rischio. Sull’arrivo di un difensore non ci piove. Lo stesso Pradè a chiusura del mercato estivo, ammise la carenza numerica in quel settore annunciando un’integrazione invernale. Disse anche che gli obiettivi erano stati più o meno individuati. Che tradotto significa che probabilmente la Fiorentina il nuovo difensore l’ha già ingaggiato.
La posizione in classifica e le prospettive inebrianti, però, ingolosiscono i tifosi. Così c’è chi nella letterina a Babbo Natale chiederà un altro centrocampista, chi un esterno, chi perfino un attaccante, nella malaugurata ipotesi che i miglioramenti di Pepito Rossi subiscano uno stop. Aggiungere un nuovo elemento al cocktail perfetto miscelato da Sousa potrebbe dare quello spunto in più, ma anche stravolgerne il gusto irrimediabilmente. Occorre grande attenzione alla condizione psicologica del gruppo e, soprattutto, di coloro che potrebbero sentirsi “minacciati” da nuove presenze. Chi arriva a gennaio in una squadra vincente, e la Fiorentina lo è, deve essere in grado di dare subito un contributo. Non possono esserci tempi di assestamento. E non sono utili primedonne, perché le “primedonne” quest’anno hanno già la maglia viola addosso. Quindi vanno individuati giocatori utili, umili, pronti, ambiziosi. Che vedano nella Fiorentina un trampolino verso il successo, non verso altre squadre. Babbo Natale dovrà scegliere con cura.