L’elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica ispira alcune considerazioni. La prima: per ricompattare l’ala ex Pci del Pd (ed ottenere perfino la benedizione di Sel) è stato necessario scegliere un ex democristiano. La Prima Repubblica è ancora capace di tenere la scena. Secondo: il libeccio della rottamazione, almeno in questo caso, si è affievolito fino a diventare brezza. Il nuovo presidente ha 73 anni: forse non è vecchio, certamente non è giovane. Terzo: è un cattolico molto ortodosso, forse troppo in un periodo dove perfino il Papa si concede a qualche apertura. Quarto: Mattarella offre ampie garanzie per serietà, schiena dritta, competenze giuridiche e istituzionali. Sotto il profilo del prestigio internazionale, invece, non ha un grande curriculum. Totalmente deficitario sul piano della popolarità. Probabilmente la maggioranza degli italiani non ha la più pallida idea di chi sia. Schivo e riservato fino all’eccesso. Su questo aspetto il neopresidente dovrà lavorare, senza fare violenza al proprio carattere. Non gli si può chiedere di trasformarsi nel vulcanico Pertini, tuttavia uno sforzo per uscire dal guscio ora si impone. Auguri presidente.
Ps: Trovo inaccettabile la possibilità di controllare i voti dei vari gruppi differenziando la scritta sulla scheda (Sergio Mattarella, Mattarella S., onorevole Mattarella, on. Mattarella) e censurabile la decisione della presidente della Camera Boldrini di sottolineare queste differenze nella declamazione del nome sulle schede. Urge una revisione dei regolamenti che cancelli questa odiosa peculiarità italiana: fatta la legge, trovato l’inganno.
claudia
>Renzi non poteva certo scegliere uomo migliore di Mattarella per “non offuscare” la propria immagine : come riportato nell’ articolo il nuovo Presidente è totalmente deficitario sul piano della popolarità” (ma aspettiamo con impazienza l’evolversi della situazione). Certo è che se l’obiettivo di Renzi era quello di ricompattare un Partito ormai a pezzi c’è riuscito con l’abilità di una volpe, ma se Mattarella deve rappresentare il “nuovo che avanza” mi sorgono molti dubbi: uomo della prima Repubblica, componente della Corte Costituzionale che ha reso inammissibile il referendum contro la Legge Fornero e ha annullato il tetto delle pensioni d’oro. Mi auguro, e auguro a tutto il popolo Italiano, che ora, in qualità di Presidente della Repubblica con il suo equilibrio e la sua grande cultura possa essere garante delle minoranze, e possa garantire un ruolo autonomo con piena applicazione della nostra Costituzione.
Paolo p.
E comunque il peggior Badelj (altre volte anche peggio di oggi) vale sempre due punti in più del miglior Kurtic (visto a Bg poi sempre peggio) ma Fuffella questo non sembra veder5lo