Uno, due, tre: è la progressione dei gol presi dalla Fiorentina in campionato. Fa eccezione solo la partita col Venezia, quando la rete viola è imasta intonsa; ma pure quella dei lagunari, plurioviolata (otto volte) da tutti nelle altre tre gare. Vanno aggiunte le quattro reti subite dagli sconosciuti della Puskas Academy in Conference.
L’allarme difesa, subito scattato, continua a suonare incessantemente. I tre dietro ballano peggio che col mare in burrasca. Tuttavia non è solo colpa loro. L’apporto alla fase difensiva dei centrocampisti, copertura e interdizione, è ridicolo, talvolta addirittura dannoso.
Eppure nel primo tempo i viola aveno messo sotto i bergamaschi, meritando il vantaggio. Poi i due minuti che hanno cambiato il risultato, il volto della partita e – questo è davvero preoccupante – l’atteggiamento della Fiorentina in campo. Dagli spogliatori è uscita di nuovo la squadra che nelle prime tre gare di campionato aveva dato l’impressione di non avere ne anima ne corpo. Guardare la classifica fa già venire il magone.
De Gea – 5,5 – Sacco pieno all’esordio in serie A, non il masimo. Il gol di Lookman sul palo vicino lo vede sul banco degli accusati. Un paio di buoni interventi nella ripresa.
Quarta – 5 – Nell’area avversaria si fa trovare nel posto giusto al momento giusto e l’ultimo tocco sul primo gol forse è suo. Nella propria area, invece, è spesso latitante e da quella parte gli avversari sfondano. Dorme, lasciando campo libero a Bellanova che, per fortuna, non segna.
Ranieri – 4 – Paga la scarsa prestanza fisica non contemperata da posizionamenti ineccepibili. I primi due gol di testa dell’Atalanta lo vedono tra i protagonisti in negativo.
Biraghi – 5,5 – Tiene la posizione con disciplina, forse eccessiva. Il ruolo di bastione inespugnabile continua a non fare per lui.
Dodo – 5,5 – Spinge con decisione ma il dialogo con Colpani non decolla. Butta in braccio a Carnesecchi l’ultima palla della partita.
Mandragora – 6 – Due lanci in area dai quali sbocciano i gol viola. In copertura troppo passivo. Un suo fallo inutile costa a lui il giallo e all’Atalanta l’occasione per pareggiare. Colpevole spettatore in alcune occasioni che l’Atalanta spreca.
Cataldi – 5,5 – Mette in campo grinta e geometrie, ma è lui a fronteggiare blandamente Lookman che segna.
Bove – 5 – Si batte con determinazione, talvolta eccessiva. Lookman lo uccella con insospettabile facilità e serve l’assist a Retegui.
Gosens – 6 – La vera spalla di Kean è lui. Con un colpo di testa da attaccante crea i presupposti per il gol del centravanti viola.
Colpani – 4 – Svaria sulla fascia destra del campo senza incidere. Ombra che cammina.
Kean – 7 – Un gol (forse due). Ottima difesa della palla, determinato e presente là dove serve.
Ikone – 3 – Passeggia come un turista ammirando il Gewiss Stadium. La partita gli passa accanto. Aveva fatto una buona gara col Monza, temo che dovremo aspettare una ventina di turni prima di rivederlo almeno sufficiente.
Richardson – 4 – Entra al posto di Cataldi, ma solo per il tabellino. La partita non si accorge di lui.
Sottil – 5 – I sui scatti per scardinare la difesa nerazzurra. Missione neanche tentata.
Adli – 5 – Si aspetta una sua pennellata vincente, ma disegna solo qualche scarabocchio.
Pongracic – Sv
Allenatore: Palladino – 4 – La Fiorentina in svantaggio rientra in campo meno grintosa, meno precisa, meno ispirata, meno determinata, meno attenta, meno efficace rispetto al primo tempo. I cambi non danno sollievo. La squadra finisce presto la carica e permette all’Atalanta di spengere la partita.
Arbitro Sacchi – 7 – Eccessiva l’ammonizione a Mandragora. Per il resto direzione di personalità, senza eccedere. Var Doveri/Meraviglia – Sv
Telecronaca Dazn Giustiniani/Bazzani – 7
Marco Barontini
Manca come il pane 1,95m di Milenkovic! Primi due gol si sarebbero evitati con lui. Come fa essere titolare Colpani quando viene sostituito dopo 60 minuti sempre? È un grissino che non può reggere 90 minuti! Mandragora è troppo lento per giocare a centrocampo nel calcio moderno! Di grande qualità sono tre giocatori, Kean, Dodo, è DeGea.
Malpelo
I difensori devono per prima cosa difendere. Sennò che cacchio di difensori sono. A me piacevano le difese di H Herrera e di Nereo Rocco. Oppure, e mi dispiace dirlo le difese della ju….erda. condivido come sempre le pagelle di Matteini…….Buona serata e forza Viola’57……..
andrea bechi
Kean assomiglia in modo sorprendente all’attore che impersona il servo di Eddie Murphy in “Il principe cerca moglie”…….ora magari dovra’ aiutare il protagonista Palladino a cercare una soluzione per la difesa perche’ piu’ che una “spalla” in questo film sembra lui l’unico protagonista.
Gino
La difesa viola è come la variante di grassina: ancora tanto lavoro da fare. Purtroppo ci siamo fidati di un mercato un po’ effimero, come effimeri sono stati gli accordi del PD con la comunità di Mondeggi (oggi sfrattata).
pompeo
La differenza fra una squadra che ha giocatori buoni e l’altra no, e fra una squadra che ha un grande allenatore e l’altra no (ancora perlomeno)
Rimane qualcosa di positivo a cui aggrapparsi, meglio il centrocampo a tre e Kean che prima o poi anche senza frasi male si spomperà dato il dispendio di ogni partita
Rimangono anche delle domande da fare a Palladino
Perchè contro una squadra molto fisica come l’Atalanta non ha messo Pongracic nella linea difensiva?
Perchè sotto di un goal con un modulo che prevede facilmente i due davanti ha fatto entrare Ikonè e non Beltran? Quando gioca Beltran se non ieri sotto di un goal?
una domanda da fare a Sottil, quanto bisogna allenarsi per tirare out la palla sul fallo laterale opposto a quello da cui siam partiti quando invece si dovrebbe centrare la porta?
Una per Ikonè, ma il Bianconiglio poi lo ha trovato?
Genny
Con la rosa a disposizione attualmente Palladino,che io ho accolto con piacere e spero di non pentirmene,deve schierare nell’ordine Comuzzo Pongracic e Ranieri,questo dice la logica,ognuno nella sua posizione ideale,Quarta potrebbe essere schierato al centro in un centrocampo a tre con Bove e Adlj, a ds Kayode tutta la vita poi Gossens Kean e Gud,in porta non si discute De Gea
Ugo
In attesa che Palladino si chiarisca le idee io vorrei vedere una Fiorentina old style: palla a Gud, tutti gli altri a soffrire