Ragazzi (e non) della Fiesole (ho evitato il “cari” per non incorrere in accuse di paternalismo), vi rivolgo un appello accorato: interrompete lo sciopero del tifo all’inizio della partita. Sono consapevole che non è stato ottenuto il risultato previsto dalla protesta: una presa di posizione della società in solidarietà con i denunciati per oltraggio a pubblico ufficiale. Purtroppo non sempre le manifestazioni centrano l’obiettivo. Quando capita, occorre prenderne atto senza incaponirsi e cambiare tattica, mostrare flessibilità, proprio come una squadra in campo quando non arriva al gol. Ma a parte questa considerazione, ci sono due buoni motivi, a mio avviso, per stabilire un “cessate il fuoco”, anzi un “cessate il silenzio” unilaterale.
Il primo motivo è che la Fiorentina ha di fronte due gare fondamentali per la propria stagione. Nelle partite con Napoli e Roma non deve essere lasciato niente di intentato per strappare la vittoria. Anche i dettagli possono avere un peso e, comunque, la spinta del pubblico fin dal primo minuto è tutt’altro che un dettaglio. Ha senso perseverare, anche solo per pochi minuti, nella protesta e poi magari avere il rimorso di non aver fornito ai giocatori viola tutta la carica che la Fiesole sa dare?
C’è un secondo motivo che, forse, è ancor più importante del primo. La vostra protesta è stata molto equivocata. Anche fra i tifosi viola ce ne sono alcuni che non hanno compreso la reale ragione. C’è chi pensa ad una generica contestazione dei daspo (“Se l’hanno presi qualcosa avranno fatto, a me non è arrivato”, è il commento un po’ superficiale del tifoso comune). Sul piano nazionale, non so quanto ingenuamente, il silenzio della Fiesole è stato accostato ad una forma di contestazione alla società per il mercato o per non essere riuscita a mantenere il primo posto in classifica. Vi hanno fatto passare, ci hanno fatto passare, ingiustamente per ingrati e incontentabili.
Ragazzi (e non) della Fiesole, vi invito a riflettere su queste mie considerazioni. Un passo indietro non sarebbe un atto di debolezza, non rischiate di perdere la faccia. Credo che la scelta di schierarvi a fianco della Fiorentina fin dal primo minuto di gioco verrebbe apprezzata da tutto lo stadio. E anche il presidente Andrea Della Valle sarebbe più in difficoltà a continuare nel suo personale sciopero della presenza. Vediamo chi è davvero capace di anteporre l’interesse della squadra ai propri mal di pancia.