Il Chianti e Bagno a Ripoli restano a bocca asciutta. Dal collegio Firenze 2 arrivano in Consiglio regionale Fiammetta Capirossi e Serena Spinelli. La prima, assessore nel Comune di Scarperia, espressione del Mugello; la seconda del Comune di Fiesole dove ha fatto due mandati da assessore. Fallisce la “missione” del Pd ripolese di portare per la prima volta in Regione un esponente della zona. Eppure le premesse per un successo c’erano tutte. I comuni del Chianti inseriti nel collegio Firenze 2 (Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Greve, Impruneta, San Casciano, Tavarnelle) pesavano per un terzo sul totale dei voti. Un bacino consistente quindi. Il candidato scelto dalla segreteria comunale aveva sulla carta il curriculum più prestigioso fra i sei concorrenti: Luciano Bartolini, per dieci anni sindaco di Bagno a Ripoli.
Ma gli elettori non hanno premiato la scelta. Forse non si è valutato con sufficiente attenzione i risvolti negativi delle polemiche sull’ispezione del Ministero delle finanze su alcuni atti della giunta Bartolini. Sono tempi di giustizialismo un po’ sommario, è vero. Anche perché l’ispezione non ha alcun risvolto penale e potrebbe chiudersi con un nulla di fatto. Tuttavia la sensibilità dell’opinione pubblica rispetto a vicende comunque da chiarire è facilmente influenzabile. O non si aveva il polso della situazione o non se ne è voluto tener conto. Bartolini non ha mai pensato di fare un passo indietro, né il Pd glielo ha chiesto, ma gli elettori hanno deciso per entrambi.
L’ex sindaco è arrivato solo quarto nel collegio, sesta l’altra esponente chiantigiana, l’assessora di Greve Maria Grazia Esposito.
Ecco la “classifica” del collegio Firenze 2:
Capirossi Fiammetta 7.346 preferenze
Spinelli Serena 5,450
Lorenzini Daniele 5.098
Bartolini Luciano 3.959
Prosperi Stefano 3.545
Esposito Maria Grazia 2.309
Per quanto riguarda Bagno a Ripoli questi i dati:
Bartolini Luciano 1.586 preferenze
Spinelli Serena 441
Esposito Maria Grazia 428
Capirossi Fiammetta 415
Lorenzini Daniele 343
Prosperi Stefano 178
A parte l’elezione di Capirossi e Spinelli (unico caso in Toscana di collegio esclusivamente rosa), non ci sono altri eletti nel Firenze 2 da parte delle altre forze politiche.
(1 – Segue)
Daniele
Gent.mo Matteini,
Devo fermamente smentire ciò che lei ha scritto circa quello che chiama tempi di giustizialismo sommario.
Il mio primo intervento sulla questione risale al 15 Gennaio tramite un post su Facebook seguito a ruota da interventi sulla stampa.
Insieme per Bagno a Ripoli, la lista civica che mi onoro di rappresentare, non si presta a questo tipo di giochetti ed il fatto che lunedì scorso vi sia stato un incontro con le altre forze di opposizione elette è stato frutto di tempistiche che solo per coincidenza sono occorse nella settimana delle elezioni. Ciò lo dimostra il fatto che abbiamo promesso alla cittadinanza che proseguiremo la battaglia per conoscere ciò che è dovuto e che questo presumibilmente avverrà in giugno a elezioni chiuse e ben lontani da altre che verranno. È questo lo ha udito anche lei visto che era presente…
Con rispetto e cordialità,
Daniele Locardi
Coordinatore lista civica
Insieme per Bagno a Ripoli
Francesco Matteini
Caro Locardi, io non ho fatto alcun riferimento all’iniziativa di cui lei è stato fra i promotori e che è stata elettoralmente strumentale né più né meno di quanto lo sarebbe stata a parti invertite. Fa parte della battaglia politica. Il mio è un discorso generale sulla voglia di gogna, talvolta davvero esagerata, che la pubblica opinione ha nei confronti dei politici, ministri o consiglieri di quartiere non fa differenza. Basta che venga lanciata un’ombra su un “politico” e questi è già fuorigioco. Lei, Cantini e Bensi avete fatto un’esposizione tutto sommato corretta dei fatti, ma il pubblico non era lì per capire era lì per esecrare. Ci sono stati interventi e commenti con la bava alla bocca. Certamente se ne sarà accorto anche lei. Non so se la Corte dei conti confermerà che l’ex sindaco Bartolini ha commesso degli errori nella gestione del personale, ma a molti anche del suo partito non interessa saperlo: lo hanno già condannato. Il Pd locale avrebbe dovuto tenerne conto.