Parafrasando la famosa gaffe-leggenda metropolitana di Mike Bongiorno al Rischiatutto (“Ahi, ahi, ahi signora Longari, mi è caduta sull’uccello!”, che, in realtà, non è mai stata pronunciata), potremmo dire lo stesso di Rocco Commisso che si è risentito per le critiche degli “opinionisti pappagalli”.
Ahi, ahi, ahi mister Commisso, mi è caduto sull’uccello! L’accostamento ornitologico con chi è insoddisfatto della Fiorentina e lo dichiara, riporta alla mente gli “avvoltoi” evocati da Diego Della Valle, per il medesimo motivo.
L’infelice definizione “clienti” anziché tifosi, che ha marchiato a fuoco la precedente proprietà, è già stata usata improvvidamente dal presidente. Così come il termine “vivacchiare” (senza lo stadio di proprietà).
A questo punto manca solo che qualcuno gli suggerisca di prendersela con “i rosiconi” per assistere ad una terrificante metamorfosi.
Michele
Però vedersi criticare dopo aver investito un sacco d soldi può onestamente dare fastidio (il “fiorentino” si risente per molto, molto meno). Detto questo l’essere permaloso non aiuta e finisce per dare solo soddisfazione a chi è “contro” per principio. Sarebbe poi da capire da dove provengono le critiche fuori luogo
Io
Io so pe Rocco!!! Giornalai pappagalli FVS