Corrono come tarantolati. Pressano a tutto campo. Attaccano, attaccano e ancora attaccano come i seicento di Balaklava, incuranti delle cannonate. Cosa troverà la Fiorentina a Cagliari non è certo un mistero. Come giocano le squadre di Zeman lo sanno anche i sassi dell’Arno. E’ calcio spumeggiante, divertente. Talvolta più per gli avversari che per i propri tifosi. La Fiorentina, quindi, non deve temere di trovarsi di fronte ad una squadra chiusa che punta sul contropiede: la formula più fastidiosa per i viola.
Sarà una partita da giocare in campo aperto. Ci saranno spazi disponibili (il Cagliari ha la peggior difesa dopo quella del Parma), ma andranno conquistati riuscendo a liberarsi dal pressing avversario. Può essere la partita ideale per provare a rivedere la Fiorentina di due campionati fa, con la regia ad assetto variabile. Ricordate? Il fulcro era Pizarro. Se il cileno veniva marcato il compito di organizzare la manovra scalava su Gonzalo. Pressato pure lui? La squadra si appoggiava con fiducia a Cuadrado che, all’epoca, abbandonava raramente la fascia destra. Quando la palla era fra i suoi piedi da prestigiatore, gli avversari avevano solo due alternative: vederlo oltrepassare il difensore come se fosse un ectoplasma oppure duplicare o triplicare gli ostacoli sul suo cammino. E in questo caso qualche giocatore viola restava per forza fuori controllo.
Schema e interpreti per bissare quel metodo di gioco ci sono. L’avversario si presta a sperimentare questo ritorno al passato. Sarà determinante il livello di concentrazione che Montella saprà infondere alla squadra. Guai a ripetere l’atteggiamento di sufficienza mostrato dopo i primi venti minuti a Guingamp. E vade retro ogni pensiero alla gara successiva. La Fiorentina a Cagliari deve avere la memoria corta. Anzi, cortissima. Non ricordi cosa prevede il calendario per venerdì prossimo, sarebbe fuorviante. E’ vero che bisogna avere lo sguardo lungo, ma ogni tanto anche guardarsi le punte dei piedi è utile a non inciampare.
Matteo
Giusto, nessuna distrazione: il Cagliari non è il Guingamp, se molliamo anche solo per dieci minuti ci fanno morbidi.Alla Juve penseremo dalle 17 di oggi pomeriggio. Forza Viola.